Cisternino

Cisternino è un comune della Provincia di Brindisi, nella Valle d’Itria, dove si trova il più grande bosco della zona, circa 200 ettari di macchia mediterranea e pineta sottoposti a vincolo forestale.

Suggestiva nel borgo è l’osmosi tra spazi interni ed esterni, tra case, vicoli e cortili, frutto di soluzioni architettoniche dettate da ragioni pratiche, da un senso della comunanza e del vicinato. Si tratta di un classico esempio di “architettura spontanea”, dove non ci sono architetti che seguono un piano prestabilito ma rapporti umani da tessere, tra le case imbiancate a calce e i vicoli stretti, tra i cortili ciechi e le scalette esterne, tra gli archi e i balconi fioriti: spazi dove ci si può “affacciare”, dove si crea aggregazione; spazi condivisi, insieme pubblici e privati. Nel silenzio irreale dei pomeriggi estivi, quando il borgo, prima dell’animazione serale, si abbandona al demone meridiano dell’accidia, è bello passeggiare sulle chianche, la tipica pavimentazione in pietra, nel gioco di luci e ombre che scaturisce dalle viuzze strette, dagli archi, dai sottopassi. Bianco abbacinante dei muri e azzurro del cielo: la poesia del sud. A cavallo tra Ottocento e Novecento, il paese ha cominciato a svilupparsi al di fuori della cinta muraria, dove l’unico esempio interessante è quello di alcuni edifici con decorazioni liberty in via San Quirico. Nel borgo, invece, gli edifici storici di maggior pregio sono la torre e la chiesa che si affacciano sulla piazza. La torre normanno-sveva, recentemente restaurata, è alta 17 metri ed è stata eretta nell’XI secolo dai Normanni, poi ricostruita in larga parte sul finire del XIV e rimaneggiata più volte nelle epoche successive. Sulla sua sommità è posta una piccola statua di San Nicola benedicente.